Programma Scientifico / 5 Luglio / Sessioni parallele 11:00 - 12:30

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L'abbraccio del tango. Una conversazione profonda e senza parole / The tango embrace: a deep conversation without words

Francesca Fedrizzi 

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Francesca Fedrizzi

Francesca Fedrizzi è una counselor e tangoterapeuta. Laureata in Economia e Commercio all’Università di Trieste, nel 2006 si trasferisce a Buenos Aires, dove nel 2008 completa gli studi in counseling e si specializza in tangocounseling con il Dr. Federico Trossero. Counselor certificata dalla NBCC, insegna counseling in Argentina dove coordina laboratori di tangocounseling per la crescita personale. Organizza e coordina, sia in Italia che in Argentina, laboratori di tangocounseling per persone con afasia. Autrice del libro "Ballando le Parole", pubblicato in formato bi-lingue italiano/spagnolo a Buenos Aires nel gennaiodel 2015 e pubblicato nel 2018 in edizione francese con il titolo "Lorsque les mots viennent a manquer" dalla Enrick B. Edition.  

Francesca Fedrizzi is a counselor and tangoterapist. Graduated in Economics and Commerce at the University of Trieste, in 2006 she moved to Buenos Aires, where in 2008 she completed her studies in counseling and specialized in tangocounseling with Dr. Federico Trossero. Counselor certified by the NBCC, teaches counseling in Argentina where she coordinates tangocounseling workshops for personal growth. She organizes and coordinates tangocounseling workshops for people with aphasia, both in Italy and in Argentina. Author of the book "Ballando le Parole", published in bi-lingual Italian/Spanish format in Buenos Aires in January 2015 and published in 2018 in the French edition with the title "Lorsque les mots viennent a manquer" by Enrick B. Edition.

Abstract

L'abbraccio del tango. Una conversazione profonda e senza parole

Ho sempre pensato che poter offrire uno spazio d'ascolto attivo, un ambiente relazionale basato sul valore dell'empatia, dell'accettazione e dell'autenticità in una lingua straniera sia, paradossalmente, un vantaggio: il centro dell'attenzione è costantemente posto sul cliente, sulla sua cultura, nessuna parola può essere data per scontata, le sfumature del linguaggio e quelle emotive non possono mai rimanere sottintese perché il quadro di riferimento dell'Altro appartiene a un'altra cultura, si esprime in un'altra lingua. Percepire profondamente il cliente come “esperto di se stesso”, risulta naturale. Ben più impegnativo è stato trovarmi nella profonda necessità, personale e professionale di offrire uno spazio d'ascolto a persone prive del linguaggio verbale. L'afasia è una delle possibili conseguenze di un danno subito dall'emisfero sinistro del nostro cervello; nonostante i pensieri scorrano e si articolino correttamente nella sua mente, la persona con afasia perde la possibilità di esprimersi (e comprendere) in forma verbale. Come figlia di una persona con afasia e, in seguito, counselor di persone con afasia, dieci anni fa mi sono ritrovata difronte a un nuovo ostacolo della comunicazione, ben più complesso di una lingua straniera: il mio “modo di essere” counselor non era più sufficiente per poter alleviare l'abissale solitudine di una persona rinchiusa in una apparente incomunicabilità.


The tango embrace: a deep conversation withoutwords

I have always thought that being able to offer an active listening space, a relational environment based on the value of empathy, acceptance and authenticity in a foreign language is, paradoxically, an advantage: the center of attention is constantly placed on the customer, on its culture, no word can be taken for granted, the nuances of language and emotional ones can never remain implied because the frame of reference of the Other belongs to another culture, is expressed in another language. Deeply perceiving the customer as an "expert on himself" is natural.Much more challenging was finding myself in the profound need, personal and professional, to offer a listening space for people without verbal language. Aphasia is one of the possible consequences of damage to the left hemisphere of our brain; despite the thoughts flowing and articulating correctly in his mind, the person with aphasia loses the possibility of expressing himself (and understanding) in verbal form. As a daughter of a person with aphasia and, later, a counselor of people with aphasia, ten years ago I found myself facing a new communication obstacle, far more complex than a foreign language: my "way of being" counselor was not more sufficient to alleviate the abyssal solitude of a person locked up in an apparent incommunicability.On this occasion I will talk about how the "language of Tango" gave me the opportunity to enter into deep communication with people with aphasia, helping me to understand such an extreme frame of reference. The birth of Tango-Counseling allowed me to create an extraordinary space, where listening goes beyond words, where the term "language" has nothing to do with the faculty of speaking and where the immense power of empathy allows to communicate even to those who have lost their voice.