Programma Scientifico / 7 Luglio / Sessione plenaria 09:15 - 10:45

Language: English, with translation into German, Italian and French

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Prospettive sulla solitudine, Educazione e Narrativa

Prof. Anselmo R. PAOLONE

Sala principale del teatro / Dalle 9.15 alle 10.00

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Anselmo R. Paolone

Anselmo R. Paolone: dottorato di ricerca all'Istituto universitario europeo di Firenze, è stato Visiting Global Fellow presso la New York University; Visiting Researcher presso la London School of Economics e membro dell'Equipe ERASME del CNRS. Attualmente è ricercatore di ruolo presso l'Università di Udine, in Italia. È membro del consiglio di amministrazione della Associazione italiana di educazione comparata (SICESE). Alcuni dei suoi lavori recenti sono: Accademica o applicata? Educazione comparata, convergenze-divergenze globali e etnografia nella comtemporaneità (2016); Comparative education in an age of crisis. Challenges and opportunities in contemporary Italy (2016), Prospettive sul jazz. Tradizioni stilistiche e formazione dei musicisti. (2019, imminente)

Abstract

Prospettive sulla solitudine, Educazione e Narrativa

Dal punto di vista di un educatore, la solitudine è un problema di particolare interesse. Uno dei compiti dell'educazione è quello di migliorare una buona autoregolamentazione sociale nelle persone. Ma la solitudine può ostacolarlo in molti modi. Il sentimento doloroso indotto dalla solitudine può causare una chiusura nelle persone e può incoraggiare una percezione negativa degli altri. Le persone sole possono sviluppare una sorta di "alterazione della cognizione sociale" che enfatizza gli aspetti negativi della loro relazione con gli altri. L'educatore teme soprattutto quando, nella persona, interpretazioni di questo tipo tendono a diventare "aspettative".Inoltre, quando la solitudine continua nel tempo, questa forma di regolazione deteriorata, unita ad un'alterata cognizione sociale, può rendere la persona meno capace di riconoscere il punto di vista degli altri, il che ostacola la sua capacità di interagire con loro in modo empatico e socialmente costruttivo.A loro volta, questi comportamenti mal regolati provocano spesso un'ulteriore emarginazione.Gli educatori possono utilizzare, tra l'altro, strumenti biografici e narrativi per contrastare queste tendenze negative e ristabilire un buon equilibrio, liberando le persone "sole" dal carcere della cognizione sociale distorta e aiutandole a prevenire o modificare le interazioni controproducenti. Il contrasto della solitudine e dei suoi effetti negativi sulla persona è uno dei campi emergenti di applicazione degli strumenti educativi narrativi.